Quando viaggio per lavoro cerco sempre conoscere anche il posto in cui sono ospite, soprattutto quando lo visito per la prima volta come è successo a Teheran, dove ho tenuto due corsi, come ho già raccontato nell’articolo precedente. Posso così conoscere le tradizioni culinarie e non solo degli altri paesi e perché no, trovare qualche ispirazione interessante.

In quest’altro articolo invece voglio raccontarvi il mio viaggio più nel dettaglio, soffermandomi su quello che ho potuto vedere nel mio tempo libero in una città ricca di cultura e storia, magari, dandovi qualche consiglio per un vostro possibile viaggio.

Io e il mio collega Salvatore Chindamo siamo partiti dall’aeroporto di Bologna, abbiamo fatto scalo ad Istanbul per atterrare a Teheran alle 6 del mattino dove ci aspettava il nostro traduttore, Mohammad Torfeh Nezhad che ci ha accompagnati per tutto il viaggio ed oltre ad averci dato una grande mano durante i corsi, ci ha anche fatto da cicerone.


Ci ha infatti portato subito a fare una tipica colazione iraniana, in un locale a nord di Teheran, vicino alla famosa statua dello scalatore Amir Shah Gadhami.

Un the da non dimenticare

Dopo i primi due giorni di corso, il nostro amico Torfeh ci ha portato il Gran Bazar della città, promettendomi di farmi gustare un the che non avrei potuto dimenticare mai più.

All’interno del mercato c’era infatti un negozio piccolissimo che però può vantare una storia lunghissima: è infatti aperto da oltre 110 anni (credo che sia almeno alla terza-quarta generazione).

Questo posto si chiama “Haj Ali Darvish Tea House” ed è la più piccola casa del the di tutto l’Iran, cosa della quale vanno particolarmente fieri.

Un’altra caratteristica interessante è quella di proporre le ricette degli in base alla stagione, in modo da poter offrire sempre la migliore qualità.

Devo dire che Torfeh ha mantenuto la promessa perché il sapore di quel the non lo dimenticherò più.

Una cena tipica iraniana

Un’altra sera invece sono stato invitato a cena in un ristorante tipico persiano, dal nome “Alighapoo” ed è stata un’esperienza davvero bellissima.

Sempre assieme al mio collega Salvatore, accompagnati dai nostri amici della PSP Academy e dal grande chef Ala Pishro ho assaggiato dei buonissimi piatti tipici iraniani, misti di carne, pesce e riso, il tutto con sottofondo di musica tradizionale.

È stata una serata molto particolare e stupenda.

Il mio viaggio a Teheran è stato ricco di emozioni, ho amato molto questo paese, la sua cultura gastronomica e non. L’Iran può riservarti un’accoglienza eccezionale e spero davvero di poterci tornare presto.

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